Passando per la zona via San Carlo all’altezza di piazza Marinai D’Italia, mi sono imbattuto in un volantino, il quale è stata incasellato nelle cassette postali di tutti i cittadini della zona.

Questo volantino, distribuito dagli attivisti di Potere al Popolo di Rho, riporta quanto loro “denunciano da mesi e ormai è realtà”.

“La nascita del quartiere VIP nell’area ex CMR, incredibilmente somigliante al famoso Bosco Verticale di Milano, tra via Mattei, via Enrico Fermi e via Tommaso D’Aquino”.

Dopo questo ennesimo volantino ho scelto di andare a leggere quanto scritto nella relazione presentata al Comune di Rho, ATU 8 “Ex stabilimento Rotoincisa e CMR”, richiedenti Favorita srl e Palladio srl su progetto di piano attuativo Arassociati Studio di Architettura,  che riporta tra le altre anche: “Sulla matrice del masterplan nella presente simulazione gli edifici sono composti da corpi di fabbrica pluripiano con tetti a terrazzo degradanti che formano uno skyline variabile formato da volumi che vanno, ad eccezione di due elementi a torre, da un massimo di 11 fino a 3 livelli secondo la sequenza: Corte 1 (Lotto C1) – Torre C1.A max 21 (PT+20); Edificio C1.B max 11 min 6. Corte 2 (Lotto C2) – Torre C2.A max 21 (PT+20); Edificio C2.B max 11 min 6. Corte 3 (Lotto C3) – Edificio C3.A max 11 min 3; Corte 4 (Lotto C4) – Edificio C4.B max 11 min 4; Corte 4 (Lotto C5) – Edificio C4.A max 11”.

“Un impatto devastante che non tiene conto del polo logistico e dei nuovi supermercati in realizzazione alla ex Babycresci”.

“Una incidenza perversa sul costo dell’abitare in città come avviene a Milano, diventata proibitiva per la maggior parte delle persone”.

“Una colpevole assenza di programmazione di edilizia popolare, in questo e altri Ambiti di Trasformazione previsti, che può ed essere richiesta in cambio delle già generose metrature concesse”.

In conclusione il volantino riporta in grassetto questa richiesta: “Chiediamo di tagliare drasticamente i mq concessi, diminuire gli abitanti previsti, calcolare l’impatto complessivo, conservare il patrimonio alboreo, ottenere contropartita per edilizia popolare, convenzionata e a prezzi calmierati”.