In occasione delle elezioni europee che si terranno in Italia nelle giornate dell’8 e del 9 giugno 2024, ilrhodense.it ha domandato alla politica cittadina, sia rappresentata in Consiglio comunale, sia presente sul territorio, ma non rappresentata in Consiglio comunale, di dare una loro opinione su queste imminenti elezioni europee.

Avendo scritto e domandato a tutti, e ribadisco tutti, nessun partito o lista civica rappresentata in città di maggioranza e di minoranza esclusa, e avendo atteso il tempo di risposta, darò spazio solamente a chi mi ha dato riscontro.

Segnalo prima di tutto e in ordine di ricevimento della risposta, per cui senza ovviamente dare precedenza all’uno sull’altro, chi ha prontamente dato riscontro alla mia richiesta nei termini da me richiesti sono stati: Lista civica Rho e Frazioni, Lista civica +Rho, Partito Democratico Rho, Potere al Popolo Rho, Unione Popolare Rho. Segnalo altresì che non avevo richiesto limiti di spazio.

LCR, Lista civica Rho e Frazioni: In queste settimane si parla un po’ di più di Europa, di UE, perché siamo in campagna elettorale ma non è sempre così.

Troppo  spesso le persone percepiscono con distanza le istituzioni europee, le stesse vengono quindi sentite lontane dai cittadini, come se la loro azione non avesse a che fare con la soluzione concreta dei problemi quotidiani, dal lavoro alla protezione sociale, dalla salubrità dell’ambiente alla domanda di giustizia.

Questa percezione è talvolta causata dall’inadeguato funzionamento delle istituzioni europee stesse, si può ad esempio vedere come importanti tentativi di riforma rimangano bloccati dal consiglio Europeo, mentre l’UE non sempre ha una voce chiara e comune in politica estera, non ha una vera politica monetaria comune, tanto meno ha una identità di azione rispetto ai grandi temi quali la povertà, l’immigrazione, il benessere sociale.

Noi di LCR,lista civica Rho e Frazioni, crediamo nell’Europa, ci sentiamo cittadini Italiani, Europei e cittadini del mondo, consci che solo la collaborazione, la comprensione e il dialogo ci permetteranno di garantire un futuro di pace in Europa e nel mondo e crediamo che solo il rafforzamento delle UE possa permetterci di percorrere questa strada.

Riconosciamo che queste istituzioni ci hanno permesso di vivere oltre 70 anni di pace e di relativo benessere e spesso ci guidano verso soluzioni per il futuro.

A livello locale, il PNRR ne è un esempio lampante, l’UE con le direttive emanate, spesso criticate e cavalcate demagogicamente da una certa parte politica, propongono e indicano percorsi atti a migliorare la vita delle persone.

Purtroppo viviamo un periodo in cui le istituzioni europee sono attaccate da movimenti che si definiscono patriottici,ma non dobbiamo dimenticare,con tutto il rispetto, che il patriottismo, il decisionismo autonomo, il nazionalismo,  storicamente hanno sempre portato e portano a tutt’oggi a guerre e disperazione.

Noi ci auguriamo a partire dalle prossime elezioni europee che le persone scelgano movimenti e partiti europeisti che aprano una nuova fase costituente che metta al centro il Parlamento e i cittadini europei e ponga in essere la trasformazione dell’Unione Europea in Repubblica d’Europa, una, federale e democratica, capace di garantire uguali diritti ed uguali doveri a tutti i cittadini ecologicamente sostenibile.

Lista civica +Rho: Verso le Elezioni per l’Europa Comune. L’Associazione di partecipazione politica Lista Civica +Rho si costituisce l’11 Gennaio 2021 per promuovere il buon governo e la partecipazione dei cittadini alla vita politica della nostra Città.                                                                                                                                                

Missione e asse di riferimento della nostra Associazione si riconoscono nei valori fondanti dell’Agenda ONU 2030.

In particolare, il buon governo del nostro territorio che promuova e realizzi progetti finalizzati al bene comune, al progresso civile, al rispetto, all’eguaglianza e alla pace. Quella pace oggi custodita dall’ Unione Europea, cui apparteniamo.

Animati e sorretti da questi valori, nei quali si riconoscono, fondatori, iscritti e simpatizzanti della Lista Civica + Rho esprimono l’amore per la libertà grazie alla quale questi obiettivi si possono e si devono raggiungere. Impegnandosi e per fare memoria, onorare tutti coloro che hanno dato al vita per conquistare questa nostra  libertà.

Non schemi o programmi politici già preconfigurati, non bandiere da indicare e a cui guardare, bensì ricerca e studio dei valori sopra descritti nella vita e nei programmi delle formazioni politiche che esprimono i nostri stessi valori universali. Quindi discernimento in libertà per le proprie decisioni finali Scelta personale in coerenza con il proprio credo.

Lista Civica + Rho vive con profondo rispetto questo spirito invita tutti i cittadini, al di là delle molte bandiere al vento, a partecipare responsabilmente alle prossime elezioni europee . Segno tangibile e vivo  di maturità civica e culturale.

Partito Democratico Rho: L’Unione europea, il cammino di integrazione e solidarietà dei popoli europei, il modello di democrazia sovranazionale più avanzato al mondo, sono davanti a un bivio. Di fronte al disordine globale, l’alternativa per le cittadine e i cittadini europei non è mai stata così chiara: un nuovo protagonismo o un destino di irrilevanza. Mai come in questo 2024 le elezioni europee avranno una portata storica. Mai come oggi lo spirito di Ventotene a cui il Partito Democratico si ispira appare attuale e necessario. E mai come oggi avanzano forze che rischiano di allontanare drammaticamente quell’orizzonte di pace, democrazia, benessere e coesione.

Il Partito Democratico spingerà con ancora più forza e determinazione per riformare l’Unione europea verso l’Europa federale, in grado di affrontare le sfide globali dando risposte ai bisogni delle cittadine e dei cittadini. Le forze progressiste e socialiste hanno davanti una sfida inedita: disegnare e costruire nuova Unione Europea che sia capace di guardare a un futuro di pace, sviluppo e cooperazione. Per la prima volta, però, dopo molti anni, ci troviamo davanti un avversario che mette a rischio il processo di integrazione, una destra composta da forze reazionarie, animate dall’ideologia nazionalista, ambigue sui valori che credevamo condivisi come il rispetto dello stato di diritto e della democrazia. L’Europa, come diceva David Sassoli, è “l’antidoto alle degenerazioni nazionaliste che hanno avvelenato la nostra storia”. Noi vogliamo un’Europa capace di rispondere ai bisogni e ai desideri dei cittadini e delle cittadine. I nazionalisti vogliono farci credere che l’interesse nazionale e l’interesse europeo siano in contrapposizione. Non è vero. Noi crediamo in un’Europa capace di incidere positivamente sulla vita delle persone, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese. Non come vincoli e burocrazia, ma con una politica per assicurare protezione sociale e opportunità senza precedenti. Un’Europa che dovrà essere sociale, perché il lavoro e il welfare sono la base su cui abbiamo costruito il modello europeo; verde, perché la tutela dell’ambiente e la lotta all’emergenza climatica sono le grandi sfide del nostro tempo; giusta, perché i diritti di tutte e tutti significano uguaglianza, ricchezza culturale e democrazia. L’Europa è progetto di pace. Dobbiamo ribadirlo proprio nel momento in cui guerra e instabilità ci circondano. Queste elezioni europee sono di fondamentale importanza anche per la nostra città e il nostro territorio, perché sempre di più le decisioni che impattano le comunità locali vengono prese sui tavoli europei ed è per questo che crediamo nella forza dei nostri candidati, persone valide e capaci di garantire una connessione diretta con il territorio, rappresentandone interessi ed esigenze. L’auspicio è che queste elezioni europee possano rappresentare un grande momento di partecipazione collettiva alla vita pubblica e democratica del nostro Paese e della nostra Unione Europea.

Potere al Popolo Rho: Da mesi Potere al Popolo fa parte del team legale che sta seguendo il processo di Ilaria Salis in Ungheria. Siamo stati a Budapest nel tribunale, abbiamo conosciuto il padre di Ilaria, abbiamo visto le manette, il guinzaglio e i ceppi, le vessazioni sessiste, i nazisti ungheresi che ci minacciavano e ci riprendevano con le telecamere. Abbiamo visto da vicino cos’è il regime di Orban a cui si ispira Giorgia Meloni. Ma per fortuna abbiamo visto anche tanta gente indignarsi per tutto questo, la nascita di un nuovo antifascismo a cui il vecchio antifascismo istituzionale non riesce a dare risposte, come è stato evidente il 25 aprile.

Ci siamo mobilitati in tutte le piazze, anche a Rho, per chiedere la libertà di Ilaria perché l’antifascismo non si processa. Su questa spinta popolare Alleanza Verdi Sinistra ha deciso di candidare Ilaria Salis. una scelta che quella coalizione – che nasce come stampella del centrosinistra per depotenziare (e anestetizzare) ipotesi alternative e conflittuali e che usa in modo opportunistico temi sociali e ambientali – fa fatica a reggere. Molti dei loro elettori si dicono indignati per aver dato un posto nelle liste a una “violenta”, che addirittura è andata in un altro paese per ostacolare i nazisti. Tuttavia, questa candidatura è in campo. E ora abbiamo una possibilità concreta di liberare Ilaria, di sottrarre dalle mani del nemico una dei nostri. Ma non solo. Abbiamo una possibilità di dare uno schiaffo all’estrema destra europea, a Meloni e Orban.

Perché il punto politico ora è esattamente questo, ed è più grande degli interessi di una singola organizzazione. Ora che l’Unione Europea è in mezzo a questo guado, ora che il 1° luglio l’Ungheria inizierà il suo semestre di presidenza (e un suo documento ha già chiarito che le priorità saranno il contrasto ai migranti, l’arricchimento dei capitali, gli armamenti, la ferocia sociale), dobbiamo far sentire, attraverso una campagna per la liberazione di Ilaria Salis, un’altra voce. Per questo il Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo ha deciso, all’unanimità, di dare indicazione a tutte e tutti gli elettori di votare e far votare Ilaria Salis nelle circoscrizioni in cui sarà candidata, quindi anche nella nostra a Rho.

Sottolineiamo che prendiamo questa scelta senza nessun confronto con la dirigenza di AVS, di cui condividiamo poco o nulla: la prendiamo senza allearci, senza contropartite, senza secondi fini. Questa scelta non fa venire meno la nostra posizione di incompatibilità con AVS, che in tutti questi anni ha agito “ripulendo” la facciata del centro-sinistra. Lo facciamo perché interpretiamo il voto come un mezzo per liberare una compagna antifascista dalle carceri e far passare un messaggio politico chiaro. Comprendiamo quindi la sensibilità di chi non se la sente di votare una forza compromessa con il PD. Ma noi, proprio perché siamo tutti i giorni nelle piazze a prendere manganellate e denunce e sappiamo cos’è la repressione, abbiamo deciso di privilegiare la scelta di provare a liberare Ilaria. È forse la prima volta che qualcosa del genere capita in Italia negli ultimi 30 anni, ma Potere al Popolo è nata proprio per “fare tutto al contrario” rispetto alla sinistra tradizionale, spesso divisa in guerre di piccolo cabotaggio che nessuno capisce. Faremo dunque una campagna politica antifascista e contro la repressione in Italia e in Europa. Denunceremo nelle nostre iniziative la saldatura tra liberali e sovranisti, parleremo della libertà di espressione, negata ogni volta che si va contro gli interessi dell’imperialismo, come vediamo nel caso della Palestina e in quello Julian Assange. Useremo tutti gli incontri per far apparire l’Europa che vogliamo. Voteremo Ilaria Salis per fare in modo che venga eletta e possa operare come eurodeputata.

Unione Popolare Rho: Unione Popolare non sarà presente alle prossime elezioni europee. Purtroppo, i soggetti che la compongono non sono riusciti a trovare un accordo per replicare le esperienze positive precedenti. I compagni di Rho, tuttavia, già da ottobre scorso si erano espressi a favore della presenza di UP alle europee per continuare a farla crescere. Unione Popolare pertanto rispetta le legittime scelte prese e non darà indicazioni di voto. Come rhodensi non siamo stati fermi sui temi che oggi affronta l’Europa.

Lo scorso anno, per la festa del 2 giugno, coprimmo la panchina europea al parco Europa per simboleggiare un velo pietoso su questa Europa che ha svelato la propria natura guerrafondaia. Raccogliemmo anche le firme per due referendum contro la guerra totalmente boicottati. Denunciammo una Europa che finge di non sapere che il sabotaggio dei condotti del gas per la Germania, con tutto quello che comporta per il nostro continente, è stato opera dei servizi ucraini col benestare USA, un vero avvertimento mafioso. Sanno che Boris Johnson ha boicottato accordi già sottoscritti ad Ankara tra Russia e Ucraina per fermare la guerra (marzo/aprile 2022). Una guerra che poteva addirittura non iniziare se si fosse lavorato veramente per questo a Minsk negli ultimi dieci anni, ma l’Europa è subalterna alla diplomazia all’americana, quella che fa gli accordi e poi non li rispetta (si veda il Kosovo). E fummo facili profeti quando dicemmo che dopo l’inefficacia di sanzioni, armi, carri armati e aerei sarebbe stata la volta di inviare le truppe.

Parlano di pace ma pianificano il ritorno alla coscrizione obbligatoria per mandare soldati nel teatro ucraino. Centinaia di migliaia di morti non bastano, vogliono aggiungere anche i nostri. Egualmente l’Europa balbetta di fronte alla ritorsione criminale e genocida di Israele sulla popolazione palestinese. Uno spettacolo angosciante e indegno che ogni giorno aggiunge violenza indiscriminata e criminale su obiettivi civili. E l’Europa zitta e complice, per la quale non hanno valore i pronunciamenti di istituzioni internazionali, come la Corte di Giustizia e la Corte Penale. Il padrone americano dice che non accettano queste decisioni, perché la loro sovranità viene prima. Solo loro possono decidere chi sono i buoni e i cattivi. E così la metà dell’umanità non si fida più dell’occidente, tantomeno di questa vecchia Europa, che nasconde malamente la propria decadenza crogiolandosi in una presunta superiorità.

Abbiamo chiesto che Rho si rimbocchi le maniche su questa tragedia e ribadiamo le nostre proposte. Un atto simbolico: Intestare un luogo pubblico della città a Rabin e Arafat la cui intestazione dell’auditorium venne rimossa dal centro destra. Un atto concreto: Fare di Rho un hub dei comuni per la pace per raccogliere viveri per Gaza. Un atto politico: Il Consiglio Comunale chieda il riconoscimento dell’Italia dello stato di Palestina, perché è ipocrita parlare di due popoli e due stati senza riconoscerne uno. Non saranno iniziative che risolvono il problema ma è quello che concretamente possiamo fare come comunità per influire sulla politica europea, le passerelle di eurodeputati che ci dicono quanto vada tutto bene lasciano il tempo che trovano.