Nelle giornate di sabato 7 giugno e domenica 8 giugno 2025 presso la Corte rustica di villa Burba a Rho(MI), si è tenuta la mostra “Amore, passione e sentimento”, lavori scultorei e pittorici delle classi 3^C, 4^C, 5^C, indirizzo figurativo del Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, che hanno partecipato al progetto artistico promosso dal Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario.

Momento della mostra in villa Burba a Rho(MI).

L’esposizione, che ha avuto molto successo, visitata da oltre 700 persone, è stata una prima esperienza per molti dei giovani talenti, che si sono poi ritrovati lunedì 9 giugno presso la sede storica del Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario presso NH Hotel in via degli Alberghi a Rho per un rinfresco e le premiazioni, il sodalizio ha donato borse di studio ai primi tre classificati di ogni categoria e classe.

La serata è stata introdotta dal prefetto Pietro Favaro, a cui è seguito un intervento da parte del presidente Francois Roveyaz: “Ogni opera è un riflesso della vostra creatività. L’arte è un linguaggio universale. Continuate a credere in voi stessi”.

Prima di invitare le artiste e gli artisti a ritirare il loro premio e lasciargli spazio per raccontare le proprie opere, il prefetto Pietro Favaro e il socio dottor Mauro Masperi hanno raccontato brevemente la nascita del Rotary Club e cosa fa come progetti e service sia nel mondo, come la eradicazione della Polio, sia nel territorio, come la consegna di riviste a 11 RSA e l’aiuto al Centro di Solidarietà di Rho

E’ intervenuto il maestro Bruno Gandola, componente della giuria, il quale, dopo essersi complimentato con tutti ha voluto far notare il grande miglioramento di tutti gli artisti dall’anno scorso a oggi, “un miglioramento in crescita”.

Al termine della serata è intervenuta la dirigente scolastica professoressa Giuseppina Pelella la quale ha ringraziato il Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario per questa opportunità di crescita per le studentesse e gli studenti, e la professoressa Brivio che in ultimo ha voluto ringraziare tutte le colleghe e i colleghi che col proprio lavoro hanno permesso tutto questo.

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