Organizzato dalla sezione di Vivere Pogliano, si è svolta nella serata del 18 luglio 2024, presso la sede del partito in via Fabio Filzi a Pogliano Milanese(MI), un incontro a tema antifascismo. L’evento, aperto a tutti, ha voluto rilanciare il documentario realizzato dalla rivista on line “Fanpage” e poi trasmesso su alcune televisioni nazionali, qualche settimana fa. Inchiesta realizzata principalmente da una giornalista infiltrata nell’organizzazione.

Si comincia con la proiezione di uno spezzone del film “Blues Brothers”: gli stupidi nazisti dell’Illinois buttati nel fiume. Si ride. Ma la componente farsesca termina subito. La mente si riporta subito ai nazisti di Varese, compagine apparentemente folkloristica ma in verità pericolosa come i predecessori della Marcia su Roma.

“Da tempo sentivo l’arrivo del fascismo” esordisce il conduttore della serata, Omar Venturelli, “E c’è da aver paura”.

L’inchiesta di Fanpage prosegue sullo schermo. Saluti romani come antipasto. Sieg Heil nazisti a contorno e chiusura di riunioni di Gioventù Nazionale, il partito giovanile del principale partito oggi di governo.

Colle Oppio, Roma. Il Covo (rimando mussoliniano) da cui tutto è partito: M.S.I., Alleanza Nazionale e poi FdI. Ora Casa Italia. Giovinastri di bell’aspetto e miglior tenuta dai loro dirigenti vengono invitati alla moderazione di fronte ai giornalisti: ci vuole la giusta propaganda, quindi la giusta apparenza. Un non ben identificato progetto identitario viene propagandato. Una rete di solidarietà con altri movimenti europei di segno uguale viene spiegato alla giornalista in incognito. Flaminia Pace, dirigente di Gioventù Nazionale viene ripresa mentre insulta pesantemente la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, ebrea e figlia di un sopravvissuto all’Olocausto.

Flaminia parla anche delle frequentazioni del padre con il gruppo terroristico di estrema destra NAR, i cui famigerati membri compirono assassini e culminarono con la strage della stazione di Bologna: Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, poi condannati (a pene insufficienti).

Una serata a ricordare il fascismo come malattia mortale, mai veramente sparito dalla mentalità di molti italiani. Un fascismo come sotterranea cultura politica presente e rafforzata in canali più o meno sotterranei della politica. Canali sempre in attesa di venire scoperchiati.

Si scopre che al Ministero del Lavoro si coprono (sic) le iscrizioni, con relativo salario, al servizio civile di numerosi iscritti a Gioventù Nazionale.

La proiezione si conclude. Ce ne sarebbe ancora, ma è tristemente sufficiente il già visto per mettersi di cattivo umore.

Si invitano i presenti al dibattito.

Si intrecciano domande. Le risposte sono tentativi di spiegazione.

Si considera che gli estremisti di destra sono poche migliaia, ma ci sono. Dotati di mentalità di sopraffazione e prepotenza. Si stanno diffondendo da Roma a Milano ed ovunque. Perché i giovani vanno a destra e non a sinistra? L’immigrazione, la povertà, la delinquenza… Forse perché i politici deludono sempre. Così la gente non va più a votare e restano solo gli estremisti. Non essendo da nessun partito tradizionale garantito alcunché, a cominciare dalla Sanità, la gente vota o non vota secondo vaghi umori ultraindividuali.

Il dibattito è spontaneo, generoso, accorato e persino illuminante circa la discarica politica in cui l’Italia è sprofondata.

Il collettivo del PD trova le ultime conclusioni circa la crisi in cui si trova. Si autoassicura che nei prossimi anni ritroverà slancio e vittoria.

La proiezione a cui abbiamo assistito, invita a tale speranza. 

Immagine tratta dal film “Blues Brothers”.