Si sono conclusi nel pomeriggio di domenica 12 ottobre 2025 con l’Inno degli Alpini e “Signore delle cime”, suonati dalla Fanfara Alpina sezionale di Magenta, i festeggiamenti per il cinquantesimo anno di fondazione del Gruppo Alpino A.N.A. di Lainate sezione di Milano.

Una celebrazione di tutto rispetto, iniziata giovedì 9 ottobre in chiesa parrocchiale “San Francesco d’Assisi” alla Pagliera, con lo spettacolo teatrale “Un Santo con la Penna”, proseguiti venerdì con il Concerto bandistico, con brani alpini, del corpo musicale Giuseppe Verdi di Lainate all’auditorium Ariston Urban Center, sabato con il Concerto del Coro della Brigata Alpina Tridentina in congedo, presso la Chiesa parrocchiale di San Vittore Martire, e conclusasi domenica iniziando con la partenza della sfilata degli Alpini dall’area mercato ex podere Toselli, passando per la “Baita” sede storica del Gruppo, per i discorsi commemorativi e istituzionali, la Benedizione del Monumento da parte del parroco don Mauro, da dove si è ripartiti per la sfilata del corteo che ha raggiunto il Monumento ai Caduti, per la deposizione della Corona, e da dove dopo il corteo ripartito al suono della Fanfara si è recato presso la Chiesa Parrocchiale per la Santa messa animata dal Coro Alpino A.N.A. di Limbiate.

Presenti per l’occasione il labaro sezionale A.N.A. Milano al seguito del presidente Valerio Fusar Imperatore, il sindaco Alberto Landonio, l’assessore alla sicurezza, viabilità e commercio Angelo Crespi, l’assessora alla cultura Paola Ferrario, i carabinieri di Lainate, la polizia locale, la protezione civile, i cittadino, e tanti gruppi A.N.A. al seguito di gagliardetti e rappresentanti: Rho, Montese, Limbiate, Cinisello Balsamo, Arese, Lentate sul Seveso, Abbiategrasso, Origgio, Bareggio, Busto Garolfo, Giussano, Limito di Pioltello, Valle d’Aosta, San Vittore Olona, Castano Primo, Bresso, Pessano con Ornago, Legnano, Lodi, Vigevano-Mortara, Arconate, Corsico, Cesano Maderno, Cologno Monzese, Cassano d’Adda.

“Mezzo secolo di storia e di vita di gruppo è trascorso da quel lontano 1975; cinquant’anni trascorsi portando sempre orgogliosamente il cappello con la penna nera in testa, all’insegna dell’amicizia, della solidarietà, dello spirito del sacrificio, della dedizione alla Patria, del legame con il territorio e la comunità e del ricordo ai Caduti” ha esordito il Capogruppo Paolo Clerici nel discorso presso il monumento Alpino in Baita, un discorso intriso di sentimento, nel quale si è parlato di storia e non solo, di eredità: “Oggi non celebriamo solo un anniversario, ma anche l’eredità lasciataci da coloro che ci hanno preceduto. Essere Alpino vuol dire essere fieri di onorare il Tricolore, ricordare i tanti, troppi, caduti sui campi di battaglia e i nostri “veci andati avanti”. Dovere, impegno, solidarietà e senso del sacrificio, concludendo il proprio discorso con questo semplice ed efficace messaggio: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.

Dopo l’intervento del Capogruppo Paolo Clerici ha preso la parola il presidente sezionale Valerio Fusar Imperatore: “Celebrare i cinquant’anni del Gruppo Alpini di Lainate significa ripercorrere una storia ricca di valori, impegno e amicizia. Mezzo secolo non è solo un traguardo cronologico, ma la testimonianza viva di una presenza costante nella comunità, fatta di servizio, solidarietà e amore per le nostre tradizioni”.
“Gli Alpini sono una eccellenza riconosciuta in Italia e nel mondo per i tanti successi che ne hanno contraddistinto l’azione i tutti i contesti, di guerra e di pace, in cui sono stati chiamati a operare. Ma soprattutto gli Alpini sono apprezzati per i valori che quotidianamente portano avanti: il coraggio, la solidarietà, la fratellanza, il senso del dovere, la lealtà, l’attaccamento alla famiglia e alla propria terra, lo spirito di corpo, l’umanità e un forte desiderio di pace” ha dichiarato il sindaco Alberto Landonio nel proprio discorso che ha anticipato la benedizione del Monumento rinnovato fuori dalla “Baita” da parte del parroco don Mauro.
Ripartito il corteo ha proseguito per le vie della città, passato dal Monumento ai Caduti per la deposizione della Corona, ha poi raggiunto la Chiesa parrocchiale per la Santa Messa, che ha concluso il programma delle celebrazioni.
Tutti i gruppi Alpini e gli ospiti al temine della messa hanno raggiunto il salone presso la Chiesa San Francesco d’Assisi per il pranzo tutti insieme.

Momento utile anche per ringraziare, come sottolineato dal Capogruppo Paolo Clerici: “Chi c’era nel 1975? Venga qui”, appello a cui hanno prontamente risposto “presente” nove Alpini del Gruppo, che hanno ricevuto una pergamena a ricordo di questo cinquantesimo.



Seguici anche su IG @ilrhodense.it