Un fatto che ha creato un po’ di clamore e indignazione, l’esposizione della Bandiera palestinese fuori da una finestra del Palazzo Municipale, luogo di rappresentanza della città intera.

“Il Sindaco Andrea Orlandi ha ricevuto in dono da Mario Anzani, alla guida del Comitato Rho per Gaza, una bandiera della Palestina. Il vessillo è stato esposto questa mattina (giovedì 9 ottobre) alla finestra dell’ufficio del Sindaco che affaccia su piazza Visconti, perché sia visibile a tutti nell’auspicio che gli accordi di pace in corso volgano a buon fine” questo è quanto riportato dal post sulla pagina Facebook del Comune di Rho.

Un post che ha attirato molti commenti, oltre 300, soprattutto contrari, oltre comunque ai favorevoli.

Riporto alcuni commenti:

“Premetto che posso essere d’accordo o non d’accordo, però vorrei ricordare che il Palazzo del Municipio ( Palazzo Podestarile) rappresenta i cittadini rhodensi . Detto questo, non trovo giusto mettere la bandiera. Il Sindaco e la sua giunta hanno le loro opinioni sul problema Gaza, giuste o sbagliate. Le opinioni si rispettano , ma mettere una bandiera in un luogo che rappresenta la città, rappresenta anche i cittadini che hanno opinioni diverse sul problema Gaza lo trovo ingiusto. Il Sindaco e la sua giunta vogliono sostenere il dramma di Gaza, mettano la bandiera nel proprio balcone o finestra di casa”.

“Che il Sindaco di Rho fosse diventato un monarca ormai non ero più il solo a pensarlo, ma questo gesto qualifica ulteriormente l’arroganza e il disperato senso di possesso personale che qualcuno di questa Giunta ha delle istituzioni pubbliche. Viene esposta la bandiera di un paese straniero in barba alla legge italiana che prevede possibile fare ciò all’interno e all’esterno degli edifici pubblici istituzionali solo nei casi di incontri, manifestazioni internazionali e visite ufficiali di rappresentanti di Stato. Viene esposta inoltre la bandiera di un paese che l’Italia, la Nazione che il sindaco dovrebbe rappresentare con la fascia tricolore, nemmeno riconosce, in aperto contrasto quindi con le istituzioni della Repubblica Italiana. Le parole usate sono poi di una gravità assoluta: “Tutti devono sapere che il Comune di Rho, al bivio della storia, ha deciso da che parte stare” e poi “La bandiera rimarrà appesa fuori dal mio ufficio perché quella finestra è la più visibile in assoluto”. Il Comune di Rho non ha deciso proprio nulla. Dal Consiglio Comunale non è passato nulla. Vi siete votati mesi fa una mozione ridicola sul riconoscimento dello Stato di Palestina con un pubblico da stadio presente ad insultare chi osasse fare interventi in minimo contrasto con le vostre posizioni. Avete giocato a fare gli statisti mentre la città che dovreste amministrare cade a pezzi. Non vi rendete nemmeno conto poi dell’ipocrisia di quello che scrivete. Avete detto che “il vessillo è stato appeso nell’auspicio che gli accordi di pace in corso volgano a buon fine”, quindi volete insegnare alla cittadinanza che durante gli accordi di pace bisogna fare un’assurda scelta di campo? Inoltre, dopo aver appeso la bandiera per auspicare la pace, scrivete che uno dei relatori, se non il più importante della serata che avete organizzato sulla Palestina “Contesta le trattative di pace in corso” … è evidente allora che la bandiera sia stata semplicemente appesa come gesto promesso alle associazioni e comitati presenti alla serata, senza tenere conto del rispetto delle leggi e dell’opinione pubblica… e il tempismo usato lo dimostra. La verità è che la speranza degli accordi di queste ore è uno schiaffo a quel finto pacifismo di facciata, che protesta contro la stessa pace, con frasi impronunciabili che il Comune di Rho non si fa però scrupoli a riprendere nei suoi comunicati. Come Vicepresidente del Consiglio comunale sono indignato da queste posizioni e prenderò le dovute misure affinché quel “vessillo” venga rimosso. Ogni vessillo ha un proprio significato e quello della bandiera palestinese è spaventoso, poiché richiama i colori di tutti i califfati islamici della storia. Quella bandiera, insieme alla sua arroganza e opportunismo mascherato puntualmente da parole di sacerdoti e cardinali, il sindaco se li può appendere nel proprio salotto oppure fuori da casa sua, come gli hanno già consigliato di fare molti rhodensi. Sono sempre stato e ho sempre voluto essere istituzionalmente ed umanamente corretto, il sindaco lo sa, ma quando la correttezza continua ad essere vittima di abusi, non ci resta che cambiare registro. Infine, un consiglio, che mi permetto sempre dal mio ruolo istituzionale che ricopro. Tutti i cittadini rhodensi, o almeno i 3/4 che non hanno votato Andrea Orlandi, ma sono convinto anche parte dei suoi elettori non legati all’estrema sinistra di cui il sindaco è sempre più succube, vorrebbero vedere delle pagine social serie ed istituzionali, senza rendere la pagina ufficiale dell’Ente comunale una pagina di partito o il secondo profilo del sindaco”.

“Mettetevela a casa vostra quella bandiera. Alle prossime elezioni sarete spazzati via dallo scenario politico”.

“Partendo dal presupposto che a me dei palestinesi non importa nulla..penso che il palazzo comunale non sia una proprietà privata della sinistra e quindi deve essere esposta solo la bandiera nazionale e nemmeno quella europea”.

Anche i pro:

“Il messaggio è di pace, rivolto ai Palestinesi, popolo attualmente meno ricco e potente, facilmente attaccabile e aggredito soprattutto nella sua porzione civile: sono loro – i civili e i bambini – sotto le bombe israeliane, in un rapporto di forza sproporzionato: nessun israeliano è sotto le bombe palestinesi, anzi, alcuni guardano, invocano la guerra dai loro “terrazzi”, senza fermarla… e quindi rimane: un messaggio di pace. Anzi, una invocazione alla Pace. Per tutti”.

“Chi è sotto attacco attualmente è il popolo palestinese, ed è quindi per loro che si chiede la pace. E non c’era altro modo se non quello di esporre la bandiera che lo rappresenta. Non credo che ci sia uno solo dei cittadini di Rho che ritenga giusto quanto stia facendo il governo israeliano, che stermina un popolo con la scusa di vendicare cittadini massacrati da terroristi e riportare a casa prigionieri. Le bandiere rappresentano prima di tutto i popoli, non i governi. Ricordiamolo”.

Dite la vostra…

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