Riceviamo e pubblichiamo: Mentre i riflettori sono puntati su MIND e i grandi progetti di sviluppo immobiliare, a pochi passi di distanza, le famiglie rhodensi lottano per arrivare a fine mese. In un contesto dove la politica locale sembra più interessata ai grattacieli che alle persone, chi vive sul territorio rischia di rimanere per strada.

Gennaro, un genitore single, e suo figlio di 13 anni hanno ricevuto l’intimazione di sfratto per morosità incolpevole, a causa della perdita del lavoro di Gennaro. Nonostante i suoi sforzi per trovare un nuovo impiego, non è riuscito a coprire le spese dell’affitto, portando così alla richiesta di sfratto da parte del locatore, proprietario di una decina di immobili in città. Il 23 luglio sarà probabilmente l’ultimo accesso dell’ufficiale giudiziario, con il rischio che lo sfratto venga effettivamente eseguito, mettendo Gennaro e suo figlio per strada.

La situazione di Gennaro non è un caso isolato, ma è emblematico di una più ampia crisi abitativa che affligge la nostra città. La carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica, l’aumento vertiginoso degli affitti e la mancanza di politiche abitative adeguate stanno mettendo in ginocchio molte famiglie.

Per contrastare i processi di trasformazione del territorio legati a MIND, che stanno causando l’espulsione dei rhodensi dalla città, abbiamo attivato uno sportello sociale, operativo ogni domenica dalle 18 alle 20
presso la sede del centro sociale SOS Fornace in via Risorgimento 18 a Rho(MI)
, che fornisce assistenza e supporto alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza abitativa.

Indiciamo inoltre un presidio antisfratto per difendere il diritto alla casa di Gennaro e suo figlio per martedì 23 luglio 2024 alle 8 a Rho in via Marconi 20: attiviamo la solidarietà popolare per scongiurare
l’ennesimo sfratto per morosità incolpevole e per costruire in città un movimento per riaffermare il diritto all’abitare! Case per tutt*, miseria per nessun*!

SOS Fornace