Rho. “Le ombre del cuore” in un incontro al CentRho

Nella serata di giovedì 7 novembre 2024 presso la sala convegni de il CentRho in piazza San Vittore con ingresso in via Garibaldi a Rho(MI), in un momento molto interessante, offerto dall’associazione Nuovo Rinascimento, è stato presentato il libro “Le ombre del Cuore” Come uscire dalla dipendenza affettiva, di Irene Bertoglio, Sonia Rustici e Aldo Violino.

Alla serata introdotta dal presidente dell’associazione Mauro Tosi, erano presenti l’editore-libraio Luca Malini di La Memoria del Mondo libreria editrice di Magenta, Sonia Rustici e Aldo Violino, autori del libro, assente giustificata l’autrice neo mamma Irene Bertoglio.

“Io leggendo questo libro, sapete quando vi frulla in testa un pensiero del tipo io questa roba qui la ho già sentita, poi pam è scattato, è Minuetto di Mia Martini, una canzone stupenda. E’ la storia di un amore tossico di una dipendenza affettiva, di una vita sentimentale un po’ travagliata” ha introdotto la serata Mauro Tosi, lasciando poi il primo intervento all’editore libraio, il quale ha raccontato brevemente il catalogo a disposizione della libreria e la collana Scripta Manet di cui fa parte anche Le ombre del Cuore, “Questo libro raccoglie in modo corale, più corale degli altri e va proprio in questa idea di collana, i contributi di Sonia Rustici e di Aldo Violino che illustrano, trattano, la tematica da punti di vista, sicuramente sono apponibili, sicuramente con molti punti di contatto, ognuno per quello che è la propria competenza”.

Una serata molto partecipata in cui gli autori presenti hanno spiegato e raccontato il libro.

“Noi abbiamo scritto una storia semplice, perché abbiamo pensato che le persone si devono identificare velocemente, e soprattutto pensavamo a persone giovani, non perché le altre non possano identificarsi, ma perché stiamo riscontrando situazioni di dipendenze a età molto basse. Per cui ci siamo detti troviamo una storia semplice che però renda la complessità, sembra un po’ un paradosso, ma perché se non era semplice le persone poi facevano fatica a identificarsi” ha raccontato Aldo Violino.