A livello agonistico si è detto tutto della rhodense Laura Paris che ai Giochi Olimpici Parigi 2024 nel concorso generale a squadre di ginnastica ritmica ha conquistato con il team delle Farfalle, la medaglia di bronzo alla Porte de la Chapelle Arena di Parigi 2024, sulle note di “L’estasi dell’oro” di Ennio Morricone.
Figlia di Chantal Corradin e Federico Paris, pluricampione del mondo di ciclismo su pista, Laura però non ha seguito le orme del padre ma bensì della sorella Francesca, che aveva già iniziato questo sport.
All’età di 9 anni si iscrive presso l’associazione sportiva Ginnastica Rho Cornaredo 1979, per poi passare dopo 1 anno all’Associazione Sportiva Dilettantistica Ginnastica Moderna Legnano .
Frequenta le scuole a Rho, (elementari San Carlo , Secondarie alle Manzoni e i primi due anni al Majorana) per poi concludere il ciclo scolastico serale a Desio presso l’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica. Entra ufficialmente nella squadra delle Farfalle a partire dall’estate 2018, a sedici anni.
La sua specialità è la Ritmica Concorso Generale a squadre e l’Aeronautica Militare è la Società attuale di cui fa parte .
Riserva ai giochi olimpici di Tokyo 2020, il suo esordio sportivo avviene nel 2022 alla Coppa del Mondo di Baku, prima convocazione ufficiale in una competizione internazionale per una ginnasta del team legnanese, in cui le Farfalle conquistano la medaglia di bronzo.
Nella sua prima stagione da titolare sale due volte sul podio mondiale e tre su quello europeo. Nel 2023 per lei una medaglia iridata ed una continentale.
Poi l’anno olimpico, inaugurato con due medaglie agli Europei di Budapest.
Lungo è già il Palmares sia ai Campionati Mondiali che a quelli Europei.
Quando le chiedo come trascorre il tempo libero, il suo sorriso dice tutto e la risposta eloquente: “Gli allenamenti iniziano alle 8 di mattina per concludersi alle 18.30 tutti i giorni , con un pomeriggio di riposo a settimana”.
Le piace ascoltare musica , quando può va ai concerti e i suoi artisti preferiti sono Marco Mengoni e il rapper Coez.
Lo sport ha significato molto per la sua crescita e alla domanda quale sia stato il sacrificio o la rinuncia più grande , risponde: “Sacrifici tanti considerato che ho iniziato all’età di 9 anni, ma li rifarei tutti.”
E poi un messaggio ai giovani: “Lo sport ha un ruolo fondamentale nella vita specialmente in quella dei giovani perché rappresenta una vera e propria scuola di vita, un momento di educazione, crescita e aggregazione sociale. Molti degli insegnamenti dello sport valgono anche al di fuori e attraverso le discipline sportive, si apprende come affrontare situazioni che si presentano anche in contesti quotidiani. Il valore della competizione positiva, il rispetto dell’avversario, l’accettazione della sconfitta , il rispetto delle regole, il valore del sacrificio e delle rinunce per raggiungere gli obiettivi, tutti elementi che fanno parte della vita quotidiana”.
Quanta verità, aggiungo io , espressa da una ragazza CLASSE 2002. E per l’ultimo le chiedo quale sia stato il suo primo pensiero quando ha visto il tabellone all’Arena Chapelle di Parigi: “Ho rivolto lo sguardo verso gli spalti per cercare gli occhi di mia mamma Chantal, mio papà Federico e di mia sorella Francesca , e non c’è stato bisogno di parlare”.
Grazie Laura per questa intervista e grazie per la medaglia olimpica. Talento e orgoglio rhodense !