Spegne dieci candeline il Mercato Contadino di Prendiamoci Cura di Rho, che nella mattinata di sabato 9 novembre ha animato Largo Casati.
Per tutte le persone coinvolte, la giornata è stata un’occasione preziosa per fare il punto sull’evoluzione del Mercato, che in questi dieci anni si è andato via via affermando come luogo di interazione fra la cittadinanza del Rhodense e le realtà agricole del territorio, nonché come sede privilegiata per lo scambio di buone pratiche in ambito di sostenibilità.
Il Mercato Contadino di Prendiamoci Cura nasce il 31 ottobre 2014 dai Gruppi di Acquisto Solidale di Rho facenti parte dell’Associazione Prendiamoci Cura, in sinergia con circa 20 piccoli produttori locali, con l’obiettivo di promuovere un consumo critico e i principi dell’economia solidale, valorizzando i prodotti del territorio e la relazione diretta fra produttore e consumatore.
In questi obiettivi è racchiusa la promessa di un valore aggiunto che permette all’acquisto di diventare qualcosa di più di un mero scambio economico, producendo ricchezza a più livelli.
A un primo livello, l’iniziativa del Mercato vuole infatti trasformare questo scambio in ricchezza per chi produce e per chi consuma grazie a un’offerta caratterizzata da un’alta qualità e da un prezzo equo che consenta di recuperare la fiducia fra produttore e consumatore, un elemento fondamentale per garantire a questo patto una continuità nel tempo.
Ma questa ricchezza si manifesta anche sul piano etico. Tutti i produttori, infatti, vengono selezionati da Prendiamoci Cura sulla base del loro adempimento a precisi requisiti di sostenibilità ambientale e sociale, che vanno dall’utilizzo di tecniche di coltura rispettose dell’ecosistema locale e idonee a preservarne la biodiversità alla garanzia di un rispetto della dignità dei lavoratori.
In questi dieci anni, il Mercato Contadino di Prendiamoci Cura ha contribuito inoltre a diffondere sul territorio la cultura di un’alimentazione più consapevole basata sul consumo di prodotti locali, quale soluzione per limitare l’impatto ambientale generato dal trasporto delle merci e di stimolare, viceversa, nuove opportunità per le economie locali.
Fondamentale, per il coinvolgimento della cittadinanza e quindi per la trasformazione del mercato in un luogo di creazione di ricchezza, è stato il contributo dei produttori, che negli anni si sono messi in gioco attivamente con laboratori e workshop sui temi più svariati. Dalla promozione di una cucina volta a evitare gli sprechi attraverso la trasformazione degli scarti alla rielaborazione di ricette tradizionali in una chiave più inclusiva e sostenibile, come nel caso dei sughi vegani, le realtà del territorio che ogni due settimane presidiano il Mercato Contadino di Prendiamoci Cura di Rho sono diventate punti di riferimento preziosi per la diffusione di buone pratiche fra le persone del territorio, in una relazione virtuosa che travalica il mero accordo commerciale e può creare valore per tutte le parti in gioco.
In tema di buone pratiche, è importante ricordare il contributo di Caritas-Briciole di Pane con il progetto SpeSso (Spesa sospesa solidale), finalizzato alla raccolta di generi di prima necessità da destinare alle famiglie bisognose del territorio. Fra le associazioni coinvolte, si ricordano Passi e Crinali e Caminante APS, ideatrici di vari laboratori, e la Biblioteca di Lucernate col progetto della Biblioteca dei Semi.
Fonte Prendiamoci Cura.