Fonti certe, anzi sicurissime, hanno rivelato che prossimamente a Rho(MI) arriverà Giorgio Cremaschi, sindacalista, politico e saggista italiano. Negli anni settanta studente della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna si impegna politicamente, dirigente della sezione universitaria e membro del comitato federale del Partito Comunista Italiano di Bologna, per poi diventare sindacalista e portare avanti i diritti dei lavoratori, non solo su organizzazione e salario, ma anche sul ruolo dei sindacati nelle aziende.
A Rho verrà per presentare il suo libro: “Liberalfascismo. Come i liberali distruggono la democrazia e ci portano in guerra“.
Sinossi: “Stiamo assistendo al ritorno del fascismo. O meglio alla sussunzione dei metodi autoritari del fascismo all’interno dell’ideologia e dei principi liberali come esito della radicalizzazione a destra del sistema neo-liberalista e della cosiddetta globalizzazione liberista, la politica economica che ha dominato il mondo negli ultimi decenni. In quest’ottica, la vittoria di Javier Milei in Argentina non è che la versione sfacciata e barbara delle dinamiche economiche da tempo imperanti nell’Unione Europea e in molti altri paesi occidentali. In un contesto nel quale il liberismo economico si è radicalizzato e ristretto, la dimensione egemonica globalista è scomparsa e si è tornati alla difesa degli interessi del cortile di casa, i reazionari nazionalisti sono tornati alla ribalta, a scapito delle sinistre social-liberali. Giorgio Cremaschi ci esorta a smascherare il fascismo del XXI secolo, che esiste e ci minaccia, al pari di quello delle camicie nere di un secolo fa, sebbene i milionari di oggi non indossino più marsina e cappello a cilindro. Comprendere cosa e perché sta avvenendo è la condizione per reagire”.
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Immagine in evidenza da Wikipedia.
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