Stefano Cervo, dell’impresa C&V Studio di Archeologia, ha accolto il Sindaco, l’assessora Valentina Giro e i tecnici mostrando le ultime scoperte: “Abbiamo trovato una struttura muraria che faceva da limite alla strada – ha spiegato – Anni fa, quando scavarono per i tubi del gas, non fu trovato nulla perché si lavorò senza assistenza archeologica: non è facile identificare una strada quando emergono solo ciottoli e laterizi. Siamo stati fortunati perché la vasca che alimenterà l’irrigazione delle piante sulla nuova piazza si trova proprio all’incrocio tra cardo e decumano, li lambisce di poco. Il cardo massimo di un insediamento del secondo secolo dopo Cristo, l’asse nord-sud largo dieci metri, è ben conservato sotto le alberature. Non è un caso che già i De Raude nel 1400 e poi i Visconti nel 1600 si fossero collocati al centro della città”.

La parte più antica della strada risale alla media età imperiale. Era fatta di ghiaia, si vedono i segni del passaggio dei carri. Quando si formava uno strato di fango che rendeva difficile il passaggio, si gettava altra ghiaia e per questo si sono formati diversi strati.

Gli scavi hanno raggiungo lo strato di disuso della strada in glareato. Si cercano tracce dei canali di centuriazione e uno è stato individuato in prossimità della vasca: serviva a delimitare il territorio.

Sull’asse perpendicolare si nota un pozzo del 1200 profondo circa sette metri. “ siamo arrivati allo strato pre-sterile – ha chiarito Cervo, suscitando non poca curiosità da parte del primo cittadino – Quello sterile è lo strato geologico non antropizzato, in pratica il suolo mai calpestato dall’uomo. Il paleosuolo assume un aspetto da superficie lunare, là dove lo strato geologico passa dalla ghiaia alla sabbia fine. E’ lo strato geologico base della pianura padana, quando l’uomo ancora non c’era, su cui si sono sedimentate parti frutto della disgregazione della roccia, poi coperte da humus. Anche qui si vede una delimitazione, ma è il muro della Villa Visconti, il pozzo era usato per irrigare il giardino e dar da bere agli animali. Questa era zona coltivata, si sono trovati i resti di due mucche macellate e ributtate in una fossa, segni di arature, il coltivo antico di età medievale. La strada prosegue verso via De Amicis, anche se non perfettamente allineata con gli assi attuali. E’ leggermente divergente e punta a nord”.

Gli archeologi continueranno il loro lavoro presumibilmente fino a fine luglio, quindi la strada verrà coperta. La prossima settimana potrà attivarsi l’impresa incaricata della rigenerazione della piazza.

Fonte Comune di Rho.