Oggi, 2 ottobre, la Chef Fernanda Thomas Schenkel, per tutti gli estimatori della buona tavola La Fernandina, è un giorno importante, il giorno della sua nascita, avvenuta nel 1978 in quel di Porto Alegre in Brasile, e la fortuna di tutti noi oggi è che La Fernandina sin da piccola aveva un desiderio: venire in Italia.
Finite le scuole superiori, grazie a una associazione calabrese presente a Porto Alegre arriva in Italia: “Ho passato tre mesi a Reggio Calabria per studiare l’italiano. Poi mia madre mi chiamava piangendo, devi tornare, perché io mi trovavo bene qui e non volevo più tornare in Brasile”.
La Fernandina voleva lavorare in cucina, creare prelibatezze, ma in Brasile non esisteva una scuola professionale che preparasse attraverso lo studio e non solo la pratica, a svolgere una professione molto impegnativa come quella di chef “Anche per i miei genitori lavorare in cucina con le pentole non era visto troppo bene”. Però La Fernandina era convinta di quello che voleva fare, e poi se ne era convinta anche la madre, per questo dopo il rientro in Brasile si è iscritta al primo corso di formazione della Scuola di Gastronomia UCS-ICIF di Flores da Cunha, oltre la scuola ha seguito anche tanti corsi di chef stranieri che si svolgevano nel territorio.
Un percorso con tanta voglia di imparare e creare che ha portato La Fernandina a lavorare presso l’Ambasciata d’Italia in Brasile, oltre un anno in cui La Fernandina ha perfezionato la propria formazione di cucina italiana.
L’esperienza presso l’Ambasciata d’Italia in Brasile ha fatto innamorare La Fernandina agli eventi conviviali: “Anche se la mia prima idea era di aprire una fabbrica di pasta in Brasile, poi arrivata in Italia sono stata invitata da un mio amico che lavorava già qua, alla festa della Elicotteri Augusta che compiva cento anni, l’ho aiutato e lì ho incontrato e conosciuto mio marito Christian Weiss e non sono più andata via”.
La Fernandina, oltre alla fabbrica di pasta, rimasta solo sulla carta, ha un altro sogno: “Vorrei aprire una gastronomia italiana, tipica lombarda e piemontese”. Nella quale gastronomia La Fernandina vorrebbe cucinare le ricette tipiche dimenticate, tra le quali, la cassoeula d’oca, tipica del pavese, oppure risotto con funghi e nocciole per la cucina piemontese, senza dimenticare tante prelibatezze della cucina tipica.
La sua passione però rimangono sempre gli eventi: “Un momento speciale per le persone che mi scelgono per prepararli, e per me farne parte è molto gratificante, sapendo di poter rendere questi momenti speciali, anche sperimentando col cibo delle ricette nuove e particolari”.
La Fernandina oltre a organizzare eventi e catering con Simone Angius dell’Eureka Wine Bar organizza anche dei corsi di cucina, per ulteriori informazioni: https://www.lafernandinadifernanda.com
Nella immagine in evidenza la Chef Fernandina con le riviste contenenti le sue ricette.