Nel solo 2024, la solidarietà dei cittadini di Bollate e Rho e la sinergia fra le associazioni del territorio ha permesso di raccogliere circa 1.300 kg di beni alimentari presso i Mercati Contadini locali grazie al progetto della «Spesa Sospesa Solidale». Con le sue donazioni, la cittadinanza ha contribuito a supportare le famiglie del territorio assistite da Fondazione La Rotonda ETS di Baranzate, che con il suo Emporio della Solidarietà garantisce un aiuto alimentare a circa 1.000 persone in condizioni di bisogno,e dalla Caritas Cittadina di Rho.

Il progetto della Spesa Sospesa Solidale, finanziato anche da Regione Lombardia nell’ambito del bando «Coltivare Comunità» con varie associazioni del territorio, nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà alimentare e la malnutrizione, garantendo anche alle fasce più povere della popolazione locale un’alimentazione varia e basata su prodotti di qualità.

A coordinare il progetto è Prendiamoci Cura, l’associazione che riunisce i Gruppi di Acquisto Solidale del nord-ovest milanese per incentivare una cultura del consumo consapevole, valorizzando i produttori locali e la filiera corta. Dal 2014, Prendiamoci Cura porta questa cultura in piazza coi Mercati Contadini, preziosi luoghi di scambio fra chi produce e chi consuma, oltre che di acquisto di beni di qualità.

Ogni sabato chi si reca ai Mercati Contadini di Bollate e Rho può contribuire con facilità alla Spesa Sospesa Solidale, acquistando qualche prodotto in più e lasciandolo in donazione. Prendiamoci Cura, quindi, raccoglie i prodotti donati e li recapita a Fondazione La Rotonda ETS di Baranzate e alla Caritas Cittadina di Rho, che si occupano di redistribuirli alle famiglie in difficoltà del territorio.

In particolare, i prodotti donati a Fondazione La Rotonda ETS finiscono sugli scaffali dell’Emporio della Solidarietà, dove ogni settimana fanno la spesa 1.000 persone in condizioni di bisogno.

Le persone hanno a disposizione una tessera su cui vengono caricati mensilmente dei punti, scalati di volta in volta quando acquistano i prodotti, e che devono quindi imparare a gestire in autonomia. Così, l’aiuto dato non si traduce in una forma di mero assistenzialismo, ma diventa il primo passo verso un’autonomia finanziaria fondata sul senso di responsabilità.

Jacopo Fioravanti, coordinatore dell’Emporio della Solidarietà, ha dichiarato: «Restituire dignità a chi si trova in condizione di bisogno è l’obiettivo del nostro operato. Con la Spesa Sospesa Solidale, anche la cittadinanza può partecipare attivamente a questa missione. Siamo riconoscenti alla popolazione locale per il suo contributo, che ogni giorno di più ci svela la ricchezza profonda di questo territorio».

I prodotti donati alla Caritas Cittadina di Rho, invece, consentono di integrare la spesa settimanale per circa 25 famiglie ucraine fuggite dalla guerra, oltre che fornire, con il contributo dei Gruppi di Acquisto Solidale della zona, beni alimentari destinati alla mensa dei poveri, che ospita dalle 40 alle 50 persone a pranzo 365 giorni all’anno e dalle 25 alle 30 a cena nel periodo da ottobre ad aprile.

Paolo Doniselli, presidente di Prendiamoci Cura, ha dichiarato: «Il progetto della Spesa Sospesa Solidale racchiude in sé tutto il bello del territorio: il dialogo fra le associazioni, la solidarietà della cittadinanza, una produzione alimentare ricchissima e di qualità. Siamo felicissimi di poter fare la nostra parte per valorizzare tutto questo, adempiendo a obiettivi di sostenibilità tanto economica quanto sociale».

Fonte Prendiamoci Cura.

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