Elena Ferrante – L’amica Geniale, Storia del Nuovo Cognome, Storia di chi fugge e chi resta, Storia della bambina perduta 

«È bello» mormorai, «parlare con gli altri».

«Sì, ma solo se quando parli c’è uno che risponde».

Il titolo inganna: le amiche geniali sono due. Questo è il romanzo di formazione, o meglio I romanzi di formazione, che vedono protagoniste Lila e Elena: L’amica Geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta, Storia della bambina perduta sono i 4 libri della saga di Elena Ferrante, scrittor* di cui non si conosce identità e sesso. Quello che tuttavia è certo è che secondo New York Times è il romanzo Italiano del secolo. Permettete di dire che mi considero un po’ un bastian contrario rispetto a questa affermazione. E’ vero, è un ottimo romanzo, con una trama veloce, ben costruita, una prosa degna di nota, ma la definizione che ne fa la testata Americana la trovo personalmente azzardata per alcuni semplici motivi: è prematuro dire che nel secolo XXI sia il migliore romanzo italiano (quando sono passati solo 24 anni), ha avuto una risonanza mondiale, quindi le bancarelle, librerie e televisioni (grazie alla Rai) ne erano piene. 

Ad ogni modo questa è la storia di Lenù e Lila due bambine, ragazze, donne adulte che segue nel 900 Italiano, ambientata a Napoli, Firenze e Torino.Come ovvio, è una storia di amicizia, amore, tradimenti, lotte operaie, politica. Ma specialmente è una storia di coraggio e di emancipazione femminile diversa a seconda della vita che si segue: Lenù è geniale perché studia, diventa una professoressa, sposa un uomo per bene e poi decide di seguire il suo percorso e la sua ambizione, senza legarsi indissolubilmente ad un uomo. 

Lenù è una persona che scappa da Napoli, dalle logiche del quartiere e della sua famiglia, che cerca la libertà e insegue i suoi sogni.

Lila invece è una persona che resta, resta a Napoli, resta legata al quartiere e alle logiche del mondo a cui appartiene, ma si ribella a testa alta, fiera e determinata in cerca dell’affermazione individuale e del rispetto da parte di tutti quelli che incontra. Lenù, una ragazza che definiremmo più “casa e chiesa” o “borghese”, Lila una “femme fatale” con “tanta voglia di emergere”.

Due destini opposti, due vite opposte che trasudano benessere e violenza. 

Ma comunque due vite che si incontrano, scontrano e riappacificano, proprio a ricordarci che, quasi sempre, amicizia non vuole dire non litigare mai e dichiararsi il “per sempre” ma sostenersi, ascoltarsi e alle volte solamente cercare di capire i problemi dell’altra essendo sicuri che ci sarà sempre sempre qualcuno che ti darà una mano. 

Leggete questa storia di amicizia perché tutti noi, se ci guardiamo vicino, abbiamo un’amica geniale a fianco.