Una folla incredibile, silenziosa, rispettosa, aspetta il piccolo Peppe dagli occhi vispi e azzurri, davanti alla Parrocchia San Giovanni, dove, lunedì 15 luglio alle 11 si sono svolti i funerali di Giuseppe Marsichina.

Ed ecco arrivare un corteo infinito, ( come infinite sono le lacrime di tutti noi) , di magliette bianche che riportano la stampa del volto di Giuseppe, e tantissimi amici con le magliette nere. A fare eco nell’aria, cori fortissimi che gridano ” Macci”, mentre la bara bianca viene condotta a spalla dagli amici, sulle note di ” Più bella cosa” di Eros Ramazzotti.

Le vie sono intasate, e le parole di questa canzone prendono il cuore da non riuscire neanche a respirare mentre i moltissimi amici, i familiari, le famiglie con i piccoli passeggini o i bimbi dalle mani, riempiono la Chiesa.

E inizia così l’ultimo speciale saluto per Peppe, mentre ” E’ per te”, di Ramazzotti ancora, commuove anche le pareti e davvero non ci sono parole per descrivere questo momento. Inizia la celebrazione religiosa, il coro dedica a questo giovane tanto bambino, ( il mio bambino lo ha ricordato sempre il papà), melodie e inni meravigliosi.

“Tu sei…. Speranza del mattino tu sei”…. Un gruppo di parroci, accorsi da molte parrocchie della città, ricordano questo piccolo, dolce, a volte impetuoso ragazzino dal cappellino colorato sempre in testa : Peppe pieno di sogni, speranze, paure, fragilità, desideri, progetti per il suo lavoro, a volte pazzerello, a volte serioso.

Un piccolo ometto dagli occhi azzurri, che aveva frequentato il Don Bosco, con tante cose ancora da fare e tante sigarette da fumare, come tutti gli adolescenti che oggi lo hanno abbracciato, coccolato, avvolto dalle loro lacrime.

“Urlate, urlate di rabbia contro la morte, non si può accettare questo dolore, non è giusto”, dice il celebrante ” Poi però pregate Gesù perché lo accolga tra le sue braccia e perché da oggi Giuseppe possa iniziare la sua nuova vita, tra gli angeli, e tra mille luci e colori”

Peppe aveva un desiderio grande : avere sempre tanti amici intorno… E oggi è stato davvero così, c’erano proprio tutti lì con lui i suoi amici, disperati, uniti, con il cuore rotto dalla tristezza… Mamme, papà, nonne e nonni, tutti li in un unico grande abbraccio intorno a mamma Isabella, papà Simone, ai fratellini, ai nonni…. Un grande, straziante susseguirsi di voci per urlare il nome Macci… Macci ora volerai lassù, con tutti i palloncini che gli amici hanno preparato per il tuo ultimo saluto, insieme a tutta la comunità che oggi è qui per stare vicina ai tuoi cari, mandandoti baci con le mani, piangendo e accompagnandoti fino alla fine.

Perche sei ancora tanto piccolo per essere lasciato solo, non possiamo perderti ma dobbiamo salutarti.

Allora ciao Peppe e grazie per essere stato con noi. Ti porteremo nel cuore sempre come la cosa più bella che c’è.

Il testo e le immagini sono di Paola Nardo che li dedica a Peppe.