Giunti alla decima edizione del festival “Circonferenze” ci siamo guardati indietro per capire cosa ci ha motivato e ci ha permesso di arrivare fin qui e come poter continuare nel cammino intrapreso nell’ormai lontano 2014. Alla base di tutto quello che é stato costruito, gli incontri fatti, gli spettacoli messi in scena, i risultati ottenuti, abbiamo visto che c’è sempre stata una costante: la collaborazione.
La collaborazione tra noi che il festival lo organizziamo, la collaborazione con il Comune di Rho e con l’Ufficio Cultura, la collaborazione con le associazioni del territorio, con i volontari, con la Famiglia Vassalli che sostiene il Premio Emilio Vassalli, con le scuole e con i cittadini. Senza questa rete, che ogni anno si è ingrandita con l’aggiunta di maglie sempre nuove, sempre piú fitte, tessute con pazienza, da soli, non saremmo giunti fin qui.

Scoprire e valorizzare le ricchezze e le risorse che un territorio e le persone che lo abitano possono offrire è la base, secondo noi, di un buon progetto e di un buon lavoro; di un lavoro riuscito e appagante per tutti coloro che vi partecipano.
Ecco allora che per rappresentare questo cammino abbiamo scelto le formiche, animali collaborativi per antonomasia: se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante e se le donne e gli uomini collaborano in sintonia, si sostengono e si supportano mettendo a frutto le loro capacità ed esperienze, trasformando le difficoltà che si trovano a dover affrontare in occasioni di crescita, allora con costanza e pazienza possono realizzare qualunque cosa…anche un festival di circo e teatro di strada!
E allora, buon festival “Circonferenze 2024” a tutte e tutti!

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Fonte sito Circonferenze

Immagine dell’artista Astolfo. Fotografia di Andrea Re