La prima vertenza sul diritto all’abitare del centro sociale Sos Fornace si è conclusa con un’importante vittoria.
La minaccia di sfratto di Gennaro e suo figlio. Lo scorso 23 luglio, quando l’ufficiale giudiziario si è presentato per eseguire lo sfratto di Gennaro e di suo figlio, ha trovato un presidio antisfratto ad attenderlo, con decine di persone mobilitate dal centro sociale Sos Fornace.
Lo sportello sociale, insieme a Gennaro, si è attivato immediatamente per organizzare una risposta collettiva volta a impedire lo sfratto e a difendere il suo diritto a continuare a vivere a Rho, la città in cui risiede da trent’anni.
Questa mobilitazione ha avuto successo, permettendo di rinviare lo sfratto a settembre e di guadagnare tempo prezioso per trovare una soluzione abitativa stabile sul territorio, attivando dinamiche politiche che hanno portato Gennaro, recentemente, a firmare un nuovo contratto di locazione.
“La nascita di un movimento per il diritto all’abitare a Rho. Questa vertenza ha segnato l’inizio di un movimento per il diritto all’abitare a Rho, nato in risposta ai processi di espulsione delle fasce sociali più vulnerabili dalla città. Questi fenomeni sono legati alle trasformazioni urbanistiche che coinvolgono Milano e, in particolare, alla vicinanza con il nuovo quartiere MIND: l’espansione dell’area MIND sta contribuendo all’aumento dei prezzi delle abitazioni anche a Rho, rendendo sempre più difficile per le famiglie con redditi bassi trovare un alloggio a prezzi sostenibili”.
Per ulteriori informazioni sullo Sportello Sociale contattare: Centro Sociale SOS Fornace (Rho-Pero) Squatting the sprawl since 2005. Rho (MI) – Via Moscova 5
sosfornace@inventati.org
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