ilrhodense.it vuole essere per tutti, ma anche di tutti, ed è proprio per questo che è giusto dare spazio a tutti coloro che hanno voglia e piacere di scrivere raccontando la città e cosa accade in città.

La prima esperienza di scrittura ho voluto chiederla a due “attiviste della memoria”, così amano farsi chiamare, Carmen Meloni e Clelia La Palomenta, anche loro spettatrici dello spettacolo “Il sapore del ricordo” con la supervisione artistica di Mauro Gentile, a cui ho domandato di scrivere qualcosa sullo spettacolo. Di seguito il loro scritto:

Un pomeriggio domenicale veramente speciale a villa Burba di Rho dove si sono incontrate con piacere la tradizione culinaria del panettone milanese in esposizione nelle sale delle Colonne e del Filatoio e le tradizioni locali dei nostri nonni che hanno caratterizzato la loro vita quotidiana.

Squarci di vita degli anni 30, l’avvento del fascismo, la fine del secondo conflitto mondiale, la ripresa di una vita serena subito nel dopoguerra si sono susseguiti nella sala convegni al primo piano di villa Burba grazie all’impegno dell’associazione Fare diversamente che lavora sul nostro territorio.

Le storie vere sono state raccontate con maestria dalle volontarie e dai volontari del laboratorio di comunità ”Leggi che ti passa” e l’arricchimento scenico con le attrici e gli attori di Caminante APS e Teatro Servaggio le hanno rese ancora più coinvolgenti ed emozionanti.

Una delle drammaturghe, Patrizia Fasanelli, visibilmente commossa, insieme a Giulia Loviglio, alla fine della rappresentazione ha comunicato al numeroso e attento pubblico che le storie sono state raccontate a loro nei mesi passati da rhodensi “bambine e bambine” di quell’epoca presenti in sala in prima fila.

I promotori dell’iniziativa hanno fatto una prima selezione che ha portato in scena solo una prima parte di tutto il materiale raccolto, di cui diamo un assaggio:

“i primi amori che sbocciavano tra le coppiette dell’epoca che avevano il pudore di dimostrare anche a loro stessi il sentimento che stava nascendo tra loro”.

“La serenità delle famiglie viene interrotta dal propagarsi della seconda guerra mondiale. Anche Rho conosce la barbarie della dittatura fascista con la Legione Muti che si era insediata alla Casa del Fascio dove si perpetravano arresti e torture indicibili: sono stati ricordati i 4 partigiani rhodensi Alfonso Chiminello, Alvaro Negri,Pasquale Perfetti e Luigi Zucca”

“L’avvento della televisione che apre una nuova fase a Rho con la ripresa della voglia di vivere richiamando i cittadini meno abbienti al bar di piazza San Vittore oppure all’aperto nei cortili dove le famiglie che possedevano una tv la mettevano a disposizione per assistere tutti insieme alle prime trasmissioni dell’epoca.”

A seguito del grande successo ottenuto da questa coinvolgente rappresentazione auspichiamo che prosegua la narrazione dei racconti da parte dei nonni almeno fino agli ultimi anni del secolo scorso.

Carmen Meloni

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