“Sbandierare e diventare uno sbandieratore professionista” è questo il messaggio che si legge negli occhi di Simone Piombo, un giovane ragazzo di 17 anni, nato a Salerno il 12 dicembre 2007, magari ricalcando le orme del padre Romualdo sbandieratore da quasi quarant’anni dell’Ente Educativo Storico Culturale Sbandieratori Cavensi, un giovanissimo incontrato per caso al parco Europa di Rho(MI) mentre sbandierava, in città per visitare parenti.

Nella foto Simone in primo piano con papà Romualdo e suo fratello Lorenzo.
Sbandierare è un vero sport , praticabile dai 4-5 anni fino agli oltre 70 anni, in cui l’allenamento è fondamentale, come ha sostenuto Simone: “Io mi alleno praticamente almeno un’ora tutti i giorni, se non di più, è uno sport vero e proprio, e noi dobbiamo essere sempre pronti e preparati, svolgiamo allenamenti individuali e anche di gruppo, facciamo dei lanci a scambio in cui servono fino a 4 bandiere da scambiare, c’è la piccola squadra composta da quattro persone e la grande squadra . Ho iniziato a 4-5 anni, e sono cresciuto con le bandiere in mano posso dire, mi piace e mi diverto”.
A Cava De’ Tirreni saper sbandierare è molto importante, ma nell’Ente aderiscono anche i musici e il Corteo storico, un unico gruppo per rievocazioni storiche di alto livello, richiesti oltre che in città, anche da altri comuni che svolgono feste patronali o cittadine.

“Io faccio parte della Scuola di Bandiera Luigi Santoriello e ci alleniamo in una palestra messa a disposizione dal comune, la mia prima sbandierata ufficiale l’ho fatta nel 2014 all’età di sette anni. Tutti gli anni facciamo la rievocazione storica cittadina in cui partecipano tutti i 5 gruppi di sbandieratori della città e gli 8 gruppi di trombonieri. Inoltre io insieme al mio gruppo sono stato in Grecia, a Corfù, e in Slovenia, ma altri sbandieratori sono andati a New York, Detroit e anche in Canada per ricorrenze importanti”.

“Quando lancio e prendo le bandiere provo una gratificazione per tutto l’impegno e sacrificio che ci metto, ma allo stesso tempo una voglia di migliorare fino a raggiungere il mio obiettivo che mi sono prefissato da sempre, essere il migliore, ma con la consapevolezza che devo ancora lavorare molto per raggiungerlo” ha concluso Simone Piombo, con le idee chiare in testa.
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