Alcuni giorni fa i rappresentanti dei gruppi consigliari di opposizione hanno presentato una interrogazione urgente, chiedendo informazioni rispetto al cantiere per la demolizione della ex scuola Marconi e per la rigenerazione dell’area alle spalle dell’attuale Municipio. Questo pomeriggio l’Amministrazione comunale ha replicato a tutte le richieste, chiarendo l’iter del progetto. Nella massima trasparenza, ecco le risposte che sono state fornite, sottoscritte dall’assessore ai Lavori Pubblici Edifici Emiliana Brognoli e validate dal Sindaco Andrea Orlandi.

La procedura di gara indetta dal Comune di Rho per l’attuazione del progetto di rigenerazione urbana nel centro della città di Rho, tra via De Amicis e Piazza Visconti, con l’insediamento di nuove funzioni di interesse collettivo per l’edificio scolastico dismesso di via De Amicis, l’edificio storico della scuola e le ex carceri, è un appalto integrato rafforzato. Questo tipo di appalto è disciplinato dalle norme speciali dettate per gli appalti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’appalto integrato rafforzato consente di mettere a gara non il progetto definitivo di maggior dettaglio, bensì un progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE), che ha un livello di dettaglio minore. Tuttavia, le norme PNRR richiedono che il PFTE includa elementi aggiuntivi non tipicamente previsti per questo livello di progettazione. La scelta di utilizzare un PFTE comporta una maggiore flessibilità, poiché, secondo la giurisprudenza, tale progetto può subire modifiche durante lo sviluppo del progetto definitivo. Questo approccio permette di adattare meglio il progetto alle esigenze specifiche che emergono durante la fase di progettazione più dettagliata.

Uno dei principali motivi dei ritardi e delle difficoltà riscontrate è l’aumento dei costi tra la fase del PFTE e quella definitiva. Questo fenomeno non è isolato al nostro Comune ma è un problema diffuso che molti altri enti stanno affrontando in relazione agli appalti PNRR. Il Ministero delle Infrastrutture ha chiarito che, se i presupposti previsti dal codice degli appalti sono rispettati, questi aumenti di costo possono essere gestiti tramite l’approvazione di modifiche contrattuali. Pertanto, il Comune sta studiando un’ipotesi di ottimizzazione dell’intervento che consenta, nei limiti della legge, di realizzare comunque l’intervento e stabilire le modalità più idonee per farlo.

In merito alle responsabilità, il Comune sta attualmente valutando se sussistano responsabilità da parte dei soggetti coinvolti. Questo processo di valutazione tiene conto della necessità prioritaria di garantire l’esecuzione dell’intervento.

Come noto i contratti di appalto pubblico non prevedono le penali a carico della stazione appaltante.

L’appalto in questione è stato parzialmente definanziato dai fondi PNRR e, al momento, non esistono scadenze intermedie stabilite. Non è ancora noto l’importo che dovrà essere rifinanziato con altre fonti di investimento. Questo aspetto è però cruciale per pianificare adeguatamente le risorse necessarie e garantire il completamento del progetto.

Fonte Comune di Rho.