Quest’anno Fornace celebra 20 anni di lotta e autogestione! Vent’anni fa, nel 2005, forzammo i lucchetti dell’ex Sacchettificio Garavaglia in via S. Martino 20 a Rho, restituendo alla città uno spazio abbandonato per trasformarlo in un luogo di aggregazione, confronto e resistenza. Otto occupazioni e sgomberi dopo,
con centinaia di iniziative politiche, sociali e culturali alle spalle, Fornace continua a essere un punto di riferimento per l’autogestione e la costruzione di alternative reali al modello di città-vetrina imposto
dal mercato.
“Impossibile riassumere in poche righe due decenni di esperienze, ma alcune tappe fondamentali raccontano il nostro percorso. Dalla prima occupazione nel 2003 di una portineria dell’ex Alfa Romeo di Arese contro la speculazione edilizia, passando per il nome ereditato dall’ex fornace di mattoni occupata a Garbagnate Milanese nel 2004, fino alla decisione strategica di stabilirci a Rho nel 2005, in concomitanza con l’inaugurazione del polo fieristico di Rho-Pero. Da allora, abbiamo attraversato e contestato le trasformazioni urbane che hanno cambiato il volto della città, denunciandone le conseguenze sulla popolazione”.
“Fornace ha sempre rappresentato una crepa in questo sistema, uno spazio di autodeterminazione in cui costruire risposte concrete ai bisogni del territorio. Negli anni, abbiamo promosso progetti come lo sportello biosindacale contro la precarizzazione, Teatro Fornace con laboratori e rassegne accessibili, collettive transfemministe e queer, uno sportello per il diritto alla casa e, oggi, uno skatepark autogestito con Mattoni DIY. Durante la pandemia, abbiamo dato vita alla Brigata di solidarietà “Visone” e, insieme ad altre realtà, abbiamo promosso la rete Rho Antifascista e il Comitato No Expo, opponendoci alle grandi opere speculative che hanno segnato la storia recente della città”.
“Abbiamo contrastato Expo 2015 e il consumo di suolo che ne è derivato, denunciato le infiltrazioni della ‘ndrangheta nei cantieri, il lavoro gratuito mascherato da volontariato e la gentrificazione che ha espulso le fasce popolari dal territorio. Oggi la storia si ripete con il progetto MIND, esito della stessa speculazione immobiliare iniziata vent’anni fa. La narrazione di “Rho città universitaria” nasconde un ulteriore capitolo di sfruttamento economico: affitti alle stelle, residenze per studenti come nuovo business, mentre chi vive qui da sempre si trova sempre più escluso”.
“Per celebrare questi 20 anni di resistenza, invitiamo tutt* a festeggiare con noi dal 28 al 30 marzo 2025. Tre giorni di iniziative, dibattiti, arte e mobilitazione per riaffermare il diritto alla città”.
Centro Sociale SOS Fornace via Risorgimento 18 Rho(MI).
PROGRAMMA DELLE GIORNATE
Venerdì 28 marzo – h. 21:00 L’INVENZIONE DI RHO – Incontro con Lucia Tozzi, studiosa di politiche urbane e autrice de L’invenzione di Milano. Dibattito sulle trasformazioni urbane che hanno investito Rho negli ultimi vent’anni, dalle grandi opere alle speculazioni immobiliari, fino
alla recente retorica della “città universitaria”.
MOSTRA del Collettivo BUM – Brigata Umorismo Milano, con tavole di Pat Carra, Hurricane, Inmotulus, Rastabello, Federico Zenoni e Jazz Manciola.
Sabato 29 marzo – h. 14:30 PARATA PER IL DIRITTO ALLA CITTÀ Corteo da Rho Stazione FS per reclamare una città a misura delle persone, non del profitto. Contro la gentrificazione, gli affitti insostenibili e la mercificazione dello spazio urbano.
Sabato 29 marzo – h. 21.30 Serata con i dj che hanno animato le notti della Fornace. Selezione reggae, d’n’b, funk, trash su due sale. In apertura il concerto degli Addict Ameba collettivo musicale urban, etno
jazz
Domenica 30 marzo – giornata di socialità, musica e festa! Concerti, performance e momenti di condivisione per chiudere il weekend con la comunità di Fornace e tutt* coloro che continuano a credere nella necessità di spazi autogestiti. Alcuni nomi: prove aperte della Artchipel Orchestra, clownerie per grandi e piccini con Stefano Locati, palco aperto con Germano Lanzoni de Il Milanese Imbruttito e tanti
altri.
Immagine in evidenza di repertorio.
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