Nella giornata di sabato 7 Giugno, presso la Biblioteca Chiesa Rossa a Milano, si è svolto il primo appuntamento della quarta edizione del Disability Pride Milano, importante evento milanese organizzato tra gli altri da numerose associazioni attive nel campo della disabilità, tra le quali Abbatti le Barriere, prima promotrice dell’iniziativa, Famiglie Disabili Lombarde, Fondazione Mantovani Castorina, Cologno Zero Barriere e Nessuno è Escluso.
Durante la prima giornata, dopo l’assemblea plenaria generale, si sono tenuti i tavoli tematici di discussione, un momento aperto di confronto e proposta, per costruire contenuti e richieste collettive a partire dall’esperienza viva delle persone con disabilità.

Gli argomenti dei tre tavoli sono stati, come ogni anno, le barriere, architettoniche, sensoriali e cognitive nel primo tavolo, il tema della vita indipendente e della condizione dei caregivers nel secondo, le disabilità invisibili e le neurodivergenze nel terzo. Al termine della giornata di sabato i partecipanti hanno potuto godersi un momento musicale coi Kanta Chetipassa, storica band dell’ Associazione “IncontRho”, Associazione di familiari e volontari attiva nel rhodense su temi della salute mentale.
Durante la partecipatissima giornata dello scorso sabato, particolarmente originale e innovativo, dato il tema, è stato il tavolo di discussione su disabilità invisibili e neurodivergenze.
Con il termine disabilità invisibile si fa riferimento a tutte quelle condizioni del corpo e della mente che sono invalidanti, pur non essendo immediatamente visibili. Talvolta le disabilità possono essere anche dinamiche, così definite in quanto variano a seconda del momento e del contesto. Una persona, ad esempio, può avere bisogno in alcuni momenti di usare il bastone per deambulare, in altri può necessitare della sedia rotelle, e in altri ancora può essere in grado di deambulare in maniera autonoma senza il supporto di nessun ausilio.
D’altra parte una condizione patologica può, in una sua fase iniziale, non essere visibile, per diventare invece visibile nel corso del tempo, a causa di un suo aggravamento. Per citarne alcune, tra le disabilità invisibili, si annoverano, ad esempio, le malattie sistemiche, le sindromi genetiche, il dolore cronico, la sordità e i deficit della visione, il deterioramento cognitivo e le demenze senili, le malattie psichiatriche come la depressione o la schizofrenia, le cosiddette neurodivergenze, tra le quali ad esempio il disturbo dello spettro autistico e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Le disabilità invisibili, che rappresentano secondo l’OMS circa l’80 % di tutte le disabilità nel loro complesso, comportano delle difficoltà specifiche, proprio in ragione del loro non essere visibili dall’esterno, difficoltà che vanno ad aggiungersi alla disabilità in se e per se. Esemplificativa è la situazione in cui una persona che, dovendo usufruire di una corsia preferenziale della quale ha dritto, ad esempio un’attesa accelerata presso l’accettazione dell’ospedale, oppure un posto per il parcheggio, si trova nella necessità di doversi giustificare raccontando i dettagli della sua condizione fisica, di fronte all’incredulità della persona addetta allo sportello o degli altri pazienti in attesa. La persona si trova cosi esposta ad un una tensione emotiva e ad un malessere aggiuntivi rispetto a quelli dati dalla sua stessa condizione invalidante in se, esposta al giudizio e al pregiudizio.
Durante il tavolo di discussione sulle disabilità invisibili e neurodivergenze dello scorso sabato, come e ancor più di quanto è accaduto lo scorso anno, le persone si sono confrontate sulle loro esperienze, hanno raccontato il loro quotidiano e le loro difficoltà nel vivere con una condizione invalidante ma non visibile, hanno proposto soluzioni e indicazioni per aiutare gli altri, istituzioni comprese, ad aiutarle, al fine di rendere la loro condizione meno invalidante. Perché se è vero che una condizione è invalidante in se, è anche vero che lo diviene in maniera maggiore e minore anche a seconda del contesto in cui a persona si trova, che sia il contesto rappresentato dalle caratteristiche dell’ambiente o da quelle delle persone che con la persona affetta da disabilità si interfacciano.
Dopo la partecipata giornata di sabato scorso, e dopo il laboratorio di cartellonistica che si è svolto ieri presso lo Spazio di Mutuo Soccorso a Milano, il prossimo appuntamento del Disability Pride Milano sarà domani, sabato 14 Giugno, quando un grande corteo attraverserà il centro di Milano, partendo alle 18 da Via Giuseppe Verdi, accanto a Piazza della Scala, per concludersi verso le 20, in Piazza del Cannone, dove già dal pomeriggio prenderà vita il Disability Pride Village.
Domani, come ogni anno da quattro anni a questa parte, le strade e le piazze di Milano si riempiranno di voci, corpi non conformi, menti divergenti, carrozzine, ausili, segni, parole e musica. Presso l’area Village, parallelamente al corteo e anche al suo termine, ci si potrà intrattenere con musica, interventi, stand, testimonianze, momenti di festa e socialità diffusa, con il collettivo Primitiv, la Banda degli Ottoni e la Murga. In serata ci saranno interventi delle realtà associative promotrici e interventi istituzionali dal palco e, successivamente, a partire dalle 21, il concerto, con artisti provenienti da tutta Italia.
L’edizione 2025 del Disability Pride Milano si concluderà poi, lunedì 16 Giugno, presso Cascina Torchiera, in Piazzale Cimitero Maggiore 18 a Milano.
Nella serata, per festeggiare la conclusione di questa edizione 2025, ci sarà, a partire dalle 19.30, la cena sociale e il mercato delle autoproduzioni e, a seguire, lo spettacolo con Germano Lanzoni con la partecipazione di Frank Rotella e con Gianluca Beltrame alla chitarra.
Approfittando dell’occasione per ricordare che è possibile sostenere la raccolta fondi per il Disability Pride Milano 2025 (tramite la raccolta Fondi su Produzioni dal Basso: https://www.produzionidalbasso.com/…/disability-pride…/ ; bonifico IBAN: IT 95 Y 05034 01695 000000050129, intestatario Fondazione Mantovani Castorina Onlus, causale erogazione liberale a sostegno del Disability Pride Milano; PayPal amministrazione@fmc-onlus.org).
Vi aspettiamo numerosi domani, sabato 14 Giugno, per il corteo, lunedì 16 Giugno, per la serata finale presso Cascina Torchiera e, tra un anno, per l’edizione 2026 del Disability Pride Milano.
Firmato: Marta Corradi, psicoterapeuta e attivista per il Disability Pride Milano
Seguici anche su Ig @ilrhodense.it