Tra le storie che hanno caratterizzato il 2024, una spicca per la sua delicatezza e la capacità di generare emozioni positive: quella de “La Donatrice di Libri”. 

Per tutta la primavera e l’estate, a Rho sono comparsi pacchetti finemente confezionati, accompagnati da biglietti ispirati e contenenti libri. Panchine, metro, cestini delle biciclette e perfino parabrezza: più di 600 libri sono stati donati, creando altrettanti sorrisi e momenti di riflessione.

Non si tratta del solito BookCrossing, ma di una vera e propria “culla termica dei libri”, dove a cercare una nuova famiglia sono proprio i personaggi.

La Donatrice Sconosciuta, che abbiamo avuto il privilegio di incontrare qualche mese fa, ha scelto di mantenere l’anonimato. Sappiamo che è una donna, vive a Rho e ha portato avanti questa iniziativa con grande passione.

“Da cosa nasce questa iniziativa?”, le abbiamo chiesto.

‘Questa iniziativa nasce nel 2022, quando la vita ti grida in faccia nel momento in cui non la ascolti’, ci ha raccontato.

Il progetto è legato a un momento personale e a una figura speciale: Ines, una donna che l’ha ispirata profondamente.

Ines si definiva “la psicologa dei libri” e chiedeva agli altri di donarle libri per “riabilitare i personaggi”. Secondo lei, mentre un autore può avere nuove possibilità di scrivere, i personaggi necessitano di nuovi lettori per rinascere e completare la loro missione.

“Come scegli i Libri e i Personaggi?”

‘Non so quale libro sto regalando, generalmente li impacchetto cento per volta. Scelgo il personaggio’, ha spiegato, rifacendosi a un insegnamento della nonna: “Chi vive solo di titoli muore senza trame.”

Per lei, ogni personaggio ha una funzione curativa. Una volta che ha svolto il suo compito, viene “lasciato andare” perché qualcun altro possa incontrarlo, beneficiare del suo messaggio e ridargli nuova vita.

Le abbiamo chiesto cosa prova quando lascia un libro e se ha delle aspettative.

“Non ho aspettative. Non mi fermo mai a vedere se qualcuno lo prende. Lo lascio al caso. In quel momento sto lasciando andare una persona che mi ha fatto compagnia, un personaggio che mi ha aiutata, ma che, a 45 anni, non mi serve più.”

E senza saperlo si creano “fili rossi” invisibili tra sconosciuti: un dono anonimo che potrebbe fare la differenza per chi lo riceve.

“C’è un Libro che Non Regaleresti Mai?”

‘In questo momento mi terrei -L’arte della gioia-. Questo libro non ha ancora finito di parlarmi.’

L’intervista si è conclusa con un messaggio importante di felicità, la stessa che la Sconosciuta Donatrice prova ogni volta che incontra un personaggio di un libro capace di insegnarle qualcosa di nuovo.

Nel corso di questi mesi, questa donna ha lasciato tracce di sé attraverso i libri, regalando sorrisi e connessioni invisibili. Forse, anche tu hai ricevuto uno dei suoi pacchetti e non lo sai.

Chiudiamo l’anno e ne iniziamo uno nuovo celebrando storie come questa. Sono gesti semplici ma profondi a fare la differenza.

A volte, basta un gesto apparentemente semplice per generare emozioni e azioni positive!