I bambini delle scuole d’Italia e non solamente quelli di Terrazzano, ricorderanno sempre che Sante Zennaro, umile soldato in tuta da meccanico, è morto per loro….” La frase è del giornalista Orio Vergani, sul Corriere d’Informazione del 12-13 ottobre 1956. Noi come quei bambini non possiamo dimenticare il sacrificio di Sante Zennaro, che per liberare da “quei due folli armati” gli alunni e le loro maestre della scuola elementare di Terrazzano, in quel lontano 10 ottobre 1956, perse la vita.

Noi ancora oggi abbiamo il dovere di ricordare Sante Zennaro e lo facciamo ricordando le parole di Renata De Angeli, intervistata anni fa e all’epoca bambina di soli 7 anni: “arrivato al culmine della sua follia, il più determinato dei sequestratori, per mostrare che faceva sul serio, prese una bambina e la sollevò alla finestra “Vedete questa bambina! Ora l’acceco con l’acido muriatico.” Quella bambina ero io, Renata De Angeli “Ero terrorizzata al pensiero di non poter più vedere la mamma, il papà, tutti i miei cari. In quel momento avrei voluto vicino mia sorella che era a pochi metri da me, disperata. Che si è messa a urlare <Lascia stare mia sorella, non farle del male>. La mia maestra Livia si offrì al mio posto dicendo che ero piccina e dovevo vedere ancora tanto del mondo, invece lei aveva già visto tante cose.”

La maestra Livia, morta nel 2015, allora era mamma di tre figli: il suo gesto encomiabile fece scaturire qualcosa nella testa del balordo toccandolo emotivamente. “Dopo pochi attimi mi fece scendere e io corsi terrorizzata da mia sorella, e mi nascosi sotto il suo grembiulino. Avevo paura che ritornasse a prendermi.” Le ore scorrono e, arrivata anche una troupe della RAI, viene passato un microfono all’interno della scuola per sentire cosa succede, dando voce alla follia dei sequestratori. “Noi bambini piangevamo in silenzio per non farli innervosire. Le maestre ci raccomandavano di stare tranquilli e dire le preghiere alla Madonnina: lei sa sempre cosa deve fare.” In un attimo di distrazione la maestra Susini riesce a prendere la pistola dalla tasca del delinquente, e inizia un altro dramma “Questo tizio si è buttato addosso alla maestra Paola, le ha ripreso la pistola e le stava sparando. Allora tutti noi bambini ci siamo messi a urlare. Grazie al microfono tutti hanno sentito il nostro grido di terrore.”

Nella piazza in mezzo alla folla c’era un ragazzo, Sante Zennaro, “Tutti avrebbero voluto avere il coraggio di venire a salvarci. Ma questo ragazzo, che io non conoscevo, grazie alle scale appoggiate alla parete riuscì a salire ed entrare dalla finestra. Ho visto questa figura di ragazzo esile che entrava, ho sentito degli spari, che probabilmente lo avevano colpito. Si è lanciato verso la porta che era tutta barricata di banchi. Fuori dalla porta c’erano tante persone: militari, polizia e quant’altro; nella concitazione dell’irruzione Sante è rimasto colpito a morte. Lui, affrontando la situazione e aprendo il varco ha dato la possibilità a tutti coloro che erano fuori di entrare a salvarci.” Un ricordo ancora oggi vivo e commovente.

13 ottobre 2024dalle 10:15 alle 11:00

Cerimonia in ricordo della Medaglia d’oro al Valore Civile

Programma del 68° Anniversario
Ore 10.15

Ritrovo presso il Cimitero di Rho, Corso Europa 200
Preghiera e deposizione di una corona sulla tomba di Sante Zennaro, al suono del Silenzio
Ore 11.00

Santa Messa presso la Chiesa San Maurizio a Terrazzano
Dopo la Messa, si raggiungerà la ex Scuola Elementare Sante Zennaro per la cerimonia dell’alzabandiera
La cittadinanza è invitata