In occasione del presidio convocato nella mattinata di mercoledì 8 maggio 2024, durante la conferenza dei sindaci dell’Asst  Rhodense, il coordinamento dei comitati ha distribuito volantini per informare, denunciare la situazione in cui versa la medicina territoriale, la carenza dei medici di medicina generale e dei pediatri, le lunghe liste di attesa per visite ed esami che costringono il ricorso al privato obbligando molti a rinunciare alla cura. Sollecitare l’attivazione delle Case di Comunità dotate dei servizi e delle risorse necessarie: oggi mancanti di personale e di strumentazione idonea a rispondere alle attese del progetto di medicina di prossimità, l’urgente rivendicazione del piano di costruzione delle due Case di Comunità di Pero e Buccinasco, che erano state escluse dal finanziamento PNRR e non ancora finanziate dalla Regione, come era stato promesso. Infine per  chiedere a tutti i sindaci di sostenere, nel confronto con ASST e ATS, la nostra richiesta di avere una sanità territoriale pubblica che risponda ai bisogni di tutti i cittadini.

Al termine della Conferenza rappresentanti dei comitati* sono stati ricevuti dal Dottor Bosio (DG Asst Rhodense), dal Dottor Gaffuri (direttore socio- sanitario Asst Rhodense) e dalla Dottoressa Belotti (Presidente conferenza dei sindaci Asst Rhodense).

“Sono state espresse le preoccupazioni e si è chiesto di agire al fine di rispondere ai bisogni dei cittadini. Il Dott. Bosio, nel contestualizzare la problematica complessiva in una più ampia situazione nazionale che vede una carenza sostanziale di medici di medicina generale, ma anche di personale ospedaliero e infermieristico, ha voluto precisare che l’Asst Rhodense (come quasi ovunque in Italia) vive un momento transitorio nel quale sono in corso di realizzazione le strutture previste. A suo modo di vedere l’Ente soffre di una serie di criticità (in particolare carenza di risorse umane) ma presenta molte potenzialità. Attualmente sono parzialmente attive 5 Case di Comunità, che a regime diventeranno 9, entro giugno 2024 prevede l’attivazione di 5 Centrali operative territoriali, insieme all’apertura di uno sportello UPT che avrà base a Rho che potrà essere riferimento per l’utenza”.

“L’ASST Rhodense ha attivato l’assistenza domiciliare integrata gestita dall’azienda in prima persona (mentre finora era affidata unicamente ai privati) e stanno cercando personale per potenziare questo servizio. Per rispondere in parte al problema delle lunghe liste di attesa lavorano perché si possa realizzare una reale presa in carico dei pazienti fragili e cronici da parte dei Medici di Medicina Generale che potranno usufruire di appuntamenti in una lista privilegiata da attivare per questi soggetti. Si sta cercando di costruire una sistema di prestazioni direttamente prenotate che vedrebbe il paziente uscire dalla visita specialistica con già impegnativa e appuntamento necessari alla prosecuzione del percorso diagnostico/terapeutico. Il CUP unico che regione Lombardia sta cercando di mettere a regime dovrebbe completare il quadro delle attività utili a risolvere una parte dei problemi dei cittadini”.

“Il Dott. Bosio si è impegnato a trasferire le richieste dei comitati in regione. La Dott.ssa Belotti ha ribadito l’impegno dei sindaci e la disponibilità all’ascolto e alla sollecitazione da parte dei cittadini precisando però che le soluzioni reali dipendono dalla politica nazionale. I rappresentanti dei comitati, hanno ribadito la necessità di interventi più incisivi da parte dei sindaci, ma anche della direzione di Asst Rhodense, al fine di ottenere le risorse economiche, ma soprattutto le modifiche delle norme regionali che impediscono la piena realizzazione di un piano di medicina territoriale preventiva. Hanno altresì evidenziato la volontà di ottenere che Asst Rhodense si preoccupi di farsi carico della gestione di tutte le strutture esistenti e di nuova realizzazione evitando che possano essere spostati sul gestore sanitario privato ulteriori finanziamenti che dovranno essere invece destinati al rafforzamento della sanità pubblica. La salute è bene comune, diritto di ogni cittadino, indipendente dal colore politico ed è proprio la politica che deve trovare gli strumenti per rispondere alle esigenze dei cittadini in tema di salute. I comitati, in rappresentanza dei cittadini, si attendono che gli Enti facciano la loro parte”.

*Presenti rappresentanti dei Comitati: Comitato Salute e Sanità Pubblica Cerchiate e Pero, Osservatorio salute e sanità del Rhodense, Costituendo Comitato per la salute e sanità pubblica di Cornaredo, Comitato Cittadino per la salute e il benessere di Novate Milanese, Sportello Salute Rho.